Lunedì, 28.10.2024

In cucina con l’IA

L’intelligenza artificiale è già molto usata nei motori di ricerca, nei generatori di testo e nelle macchine fotografiche, ma può essere utile anche nella produzione alimentare e nella gastronomia. Ecco sette esempi.

SUI CAMPI
Droni e software per immagini possono essere di aiuto agli agricoltori: grazie a un monitoraggio video completo e ad algoritmi intelligenti, questi sistemi elettronici riconoscono precocemente le erbe infestanti, permettendo di ridurre l’impiego di prodotti chimici e di migliorare il raccolto. Sono soluzioni di questo tipo che la start-up svizzera Gemaya propone. Un’altra start-up, la statunitense Farmwise, ha invece creato il robot sarchiatore Titan, che strappa le erbacce «manualmente», a tutto vantaggio di un’agricoltura ecologica.

NELLA FORMAZIONE
Libri polverosi e soporifere presentazioni PowerPoint sono roba d’altri tempi. L’azienda svizzera Hazu offre alle università e alle scuole professionali sistemi cloud flessibili per una gestione moderna dell’apprendimento con numerose ingegnose funzioni, come l’IA che aiuta le future cuoche e i futuri cuochi a perfezionare le proprie ricette o a visualizzare un piatto complesso in 3D. Ma come spiega Hazu, uno dei vantaggi più importanti è il fatto che non occorre più saltare continuamente da un programma informatico all’altro: un sistema che integra tutti i software è molto più comodo.

PER LE PRENOTAZIONI
Il telefono squilla e squilla e squilla: è quanto succede in tanti ristoranti, dove il personale è troppo sollecitato. Mansioni che oggi richiedono molte risorse umane, in futuro potranno, almeno in parte, essere eseguite da IA. L’azienda svizzera foratable by Lunchgate, per esempio, offre un assistente telefonico che riceve le chiamate e inserisce le prenotazioni nell’agenda grazie all’intelligenza artificiale. In caso di situazioni complesse, il sistema inoltra la chiamata al ristorante.

PER LE ORDINAZIONI
Nel settore della ristorazione, gli sprechi alimentari sono un grande problema. Molti esercizi faticano a stimare il fabbisogno giornaliero di derrate. Gli alimenti sprecati pesano sul budget e hanno un impatto sull’ambiente. La start-up svizzera GoNiña lavora con un’IA capace di tenere conto di fattori quali la meteo, le vacanze o gli eventi che hanno luogo nella regione, permettendo in tal modo di ridurre fino all’82 per cento gli sprechi degli esercizi pubblici.

IN CUCINA
In Svizzera, alcuni ristoranti, per esempio lo Stoos Lodge nel Canton Svitto, fanno sin da oggi capo a robot che «accolgono» i clienti o che portano via le stoviglie. In Asia, si è già più avanti: in Corea gli assistenti artificiali lavorano in cucina, come nel caso del braccio robotico che in una filiale della catena di ristoranti Kyochon Chicken si occupa della friggitrice e frigge fino a 24 polli all’ora.

ELETTRODOMESTICI INTELLIGENTI
Imprese di produzione di cucine come Samsung o Miele sono da tempo sul pezzo. Un esempio: le telecamere per frigoriferi che quando finisce un ingrediente inviano una notifica, se desiderato anche direttamente al fornitore. I forni intelligenti, invece, notificano quando una vivanda ha raggiunto il punto giusto di cottura, mentre per quanto riguarda le placche, sono dotate di un sistema che impedisce ai cibi di bruciare.

NELLE CONSEGNE
Sulle strade della tecnologica Tallin, i robot fattorini non sono più una novità. Nella capitale dell’Estonia, i dispositivi della Starship, un’azienda del ramo cleantech, fanno consegne di vario tipo – soprattutto alimentari, bibite e piatti pronti di ristoranti – e non si scoraggiano nemmeno di fronte a ostacoli come i marciapiedi. La navigazione funziona con l’IA. L’assistenza umana è necessaria al massimo quando i robot rimangono bloccati nella neve d’inverno.

Testo: Simone Knittel
Foto: Adobe Stock, Hendrik Nielsen